I am BambùALBERELLO DI NATALE
alberello di natale

Quale alberello di Natale scegliere? Natale e aimè ancora tanti alberi tagliati e destinati a seccarsi tra le bocce e decorazioni natalizie. Mi chiedo come sarebbe se addobbassimo una pianta di bambù. Sicuramente faremmo meno danno ecologico dato che una pianta di bambù (in realtà è un erbaceo) cresce più rapidamente di un abete e soprattutto ricresce da radici sempre vive.  Ma certamente l’effetto non sarebbe quello tradizionale, quello che ha forgiato la nostra cultura. Che senso avrebbe la canzone “O Tannenbaum”? E come sarebbero le nostre case, strade e mercatini di Natale senza tutti quegli abeti scintillanti e ammaglianti?
Quest’anno, proprio ai mercatini di Natale di Trento, ho trovato un’idea geniale per aumentare anziché privare di vegetazione la natura. Una semplice ma efficace idea per rimboscare la montagna ferita da Vaia, l’evento calamitoso di fine ottobre 2018.
Sono stata attirata dal colore e dalla bellezza di questo alberello di ceramica prodotto da Elel.  Ma soprattutto sono rimasta entusiasta dell’idea, della visione del progetto “Bosco Incantato” patrocinato dalla ASUC di Pozza di Fassa. Il concetto è semplice: acquistando un alberello di ceramica si contribuisce al rimboscamento e alla piantumazione per rimpiazzare quei quattro milioni di alberi abbattuti da Vaia nelle Valli di Fassa e Fiemme.
Non ho resistito all’oggetto e al concept che lo accompagna e quindi mi sono fatta un auto-regalo. Nell’opuscolo che accompagna questo alberello di Natale si spiega che l’iniziativa ha trovato riscontro al di sopra delle aspettative. Infatti, anche il Museo Ladin de Fascia ha accolto con entusiasmo questo progetto. Si è pure pensato di coinvolgere i bambini per la piantumazione degli alberi.
E qui mi fermo a riflettere. Perché mai si è tolta dal programma scolastico la tradizionale “giornata degli alberi”? Mi ricordo alle elementari (frequentate in Trentino), che tutti noi bimbi si provava una grande gioia nel piantare con le nostre manine alberi ,che dopo decenni potevi ritrovare nel bosco della città. E riscoprirlo come fossero vecchi amici con i quali si era instaurato un legame quasi sentimentale.
Comunque, tornando al progetto, con un sorriso leggo che hanno montato una staccionata dove vengono scritti i nomi di coloro che partecipano in qualche modo all’iniziativa. E così anche il Val di Fassa ci sarà inciso nel legno AM, come in un bosco nella Bay Area di San Francisco che ha ispirato il quadro di R. Bissell.

PS: nessuno mi ha chiesto di parlare di questo alberello di ceramica. L’ho fatto di mia iniziativa per valorizzare progetti imprenditoriali realizzati con il cuore. È ciò che ho cercato di fare anch’io con la mia visione diventata realtà artigianale di produzione di abbigliamento “I am bambù”.

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Sed ut perspiciatis unde omnis das ist wirklich iste natus.