I am Angela MariaCONOSCERE LE FRECCE TRICOLORI (prima parte)
angelamariamarchetti in visita privata per conoscere le Frecce Tricolori

Ecco la mia indimenticabile esperienza nel conoscere le Frecce Tricolori in visita privata. E condividere la passione per i loro Air Shows grazie al Magg. Pil. Pier Luigi Fiore, capoformazione “Pony 1”.

Durante una visita alla base Aerea di Rivolto di qualche tempo fa, Pier Luigi ha reso tutto ciò possibile. Ci eravamo conosciuti in gioventù, quando entrambi eravamo nella squadra di nuoto della città e ci si vedeva in piscina per gli allenamenti. Con sorpresa me lo ritrovai come leader delle Frecce Tricolori quando, per un caso fortuito, andai alla base militare del P.A.N. (Pattuglia Acrobatica Nazionale). Devo dire che i casi fortuiti della mia vita hanno sempre portato interessanti incontri. Qualche anno prima, ad esempio, fra una rapida e l’altra pagaiando nei fiumi della California, incontrai Kino.

Ma torniamo a Pier Luigi e alla sua squadra. Arrivati alla Base di Rivolto, mi sembrò di entrare in un mondo inscatolato di giovani che incorporavano l’eccellenza del tutto. Dalla gentilezza nel porsi, alla semplicità e umiltà di approccio, alla precisa e ordinata sequenza del muoversi. Come potrebbero altrimenti, dato che volano a poca distanza tra loro?

Mi ricordo il calore del sole e dei volti di questi custodi di un sapere e di un mondo a me lontano e sconosciuto. Ai miei occhi erano come giganti irraggiungibili. Sono loro grata per avere risposto in modo essenziale, semplice e pacato alle domande sorte per stupore e reverenza. Parlammo anche delle donne, che allora non erano parte dei corpi militari. Ma Pier Luigi mi disse che sarebbe arrivato anche quel momento. E così fu.

Da qualche anno la Base di Rivolto è visitabile ed aperta al pubblico. Ma prima che ciò fosse possibile, quel giorno, mi sentii una privilegiata per aver potuto conoscere le Frecce Tricolori di persona. A fine giornata, mi venne regalato (non in vendita) questo poster di loro in volo sulle Alpi. La dedica e l’autografo del leader Pier Luigi ne impreziosì la foto. Ancora oggi lo conservo come fossi una teenager, non nella “cameretta” ma nel mio “spazio creativo” come incitamento a volare verso il futuro.

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