I am KinoLE CARAVELLE DELLA SPERANZA
le caravelle della speranza da Cristoforo Colombo a Padre Kino

Nell’ottobre 1492 le caravelle della speranza portarono Colombo e gli Europei alla scoperta del “diverso”. Di fronte ai loro occhi si presentò una realtà di cui non avevano conoscenza e coscienza. Il nuovo mondo era lì, e doveva essere incorporato alla loro geografica, cosmologica e antropologica esistenza.

Con questa osservazione inizio il mio libro “Un Trentino nell’America del Seicento”, perché Padre Kino portò con sé non solo conoscenze scientifiche come gli Europei prima di lui. Egli portò con sé soprattutto le conoscenze del cuore, una lezione di vita dettata dal rispetto per il “diverso”. E la caravella fu il mezzo, non solo fisico, affinché potesse navigare a vista nel deserto della Conquista Spagnola.

Il termine “scoperta” deriva dal latino ecclesiastico discooperio e significa scoprire con un implicito senso di esistenza a priori e indipendenza di ciò che viene rivelato. Eppure, l’atteggiamento degli Europei non servì a comprendere il “nuovo” bensì a verificare o mettere in discussione le proprie certezze, non solo scientifiche. Cristoforo Colombo fu il primo ad annotare nel suo Diario la varietà delle reazioni di un uomo del Vecchio Continente di fronte all’inaspettato. Il resoconto, però, risultò condizionato da precisi sistemi culturali di riferimento. Ciò orientò e determinò la percezione dei fatti osservati. Colombo non riesce ad andare oltre la semplice constatazione delle diversità. Anche le relazioni di Amerigo Vespucci restano, in sostanza, caratterizzate da stupore per le novità. Ma diventarono anche un vero e proprio repertorio delle risorse del Nuovo Mondo disponibili e sfruttabili.

Il “nuovo” entra a fare parte della realtà filtrato dal credo dell’uomo europeo. Il filosofo Peter Winch, nel suo libro Ethics and Action, coglie in modo sottile l’essenza del problema. Quello che si dovrebbe captare e assimilare dall’altro – dice – è il suo modo diverso di dare senso alla vita umana. Ciò fu anche l’atteggiamento di Kino, che divenne il padre e l’apostolo dei “suoi” indios.

CREDITS: questa foto è stata scattata da Oscar Monroy Avila nell’anno 2016 a Sonora.

am

Subscribe to our Newsletter

Sed ut perspiciatis unde omnis das ist wirklich iste natus.