I am KinoLEZIONE DI VITA
lezione di vita di Padre Kino nell'America del Seicento

Dalle Dolomiti al deserto, lezione di vita di un Trentino nell’America del Seicento. Non fu il metodo che formò il missionario Kino, ma l’uomo Eusebio che manifestò il metodo. Come? La risposta è stato il fulcro della conferenza tenutasi presso la Sala Consiliare di Calliano (TN) in un incontro organizzato dall’Associazione Orizzonti.

Padre Kino fu il primo europeo che mise piede nella zona compresa tra Città del Messico fino a Phoenix a nord. A ovest arrivò fino al Texas e ad est fino in California. Sopravvisse agli Apaches e alle calunnie, diventò amico di numerosi indios, che ancora oggi lo venerano come un santo. Infatti, insegnò loro un modus vivendi che fece la storia dell’Umanità.

Innanzitutto, prese le difese degli indios, ad iniziare dalla Cedula Real, uno speciale accordo ottenuto dalla Corona Spagnola. Questo prevedeva che i “suoi” indiani non fossero costretti al lavoro forzato nelle miniere. Se pensiamo che lui, Padre Kino era nel Nuovo Mondo a seguito dei conquistadores, beh, sinceramente questo fatto ha dell’incredibile. D’altra parte, che avesse attitudini speciali, già era chiaro nel periodo della formazione nel Vecchio Continente. Mise il suo know-how al servizio delle nuove popolazioni, che ebbero la fortuna di averlo non solo come padre spirituale ma anche come mentore pragmatico.

Le sue parole non lasciano dubbi sul suo intento. “Se un missionario vuole riuscire nella sua opera con questi indiani, deve unirsi a loro e sedersi su una roccia con loro. Dopo può parlare di Cristo redentore.” Nel Seicento non esisteva ancora il vocabolo “missiologia” e Kino non aveva un metodo. Aveva capacità esemplari, che mise in pratica adattandole al vissuto quotidiano con il “diverso”, in un mondo nuovo.

Sì, perché da uomo pragmatico, Kino trasformò quelle tribù in una società autonoma organizzata con principi moderni. Era convinto, infatti, che gli indios, oltre a divenire cristiani dovessero prima di tutto essere uomini liberi in grado di guadagnarsi da vivere con il proprio lavoro. Organizzò, quindi, fattorie trasformando praterie non coltivabili in latte, formaggio, uova carne e pellame. Kino introdusse nuove coltivazioni con sementi portate da casa compreso la vite per il vino da messa. Ancora oggi la migliore produzione vinicola in Messico porta il suo nome. Ma fu il frumento invernale che completò il ciclo annuale del raccolto permettendo di avere cibo anche in primavera. Non solo, quando secoli dopo, durante la corsa all’oro gli avventurieri non avevano né tempo né voglia di coltivare la terra, ecco che scambiarono frumento per oro. E quando l’Arizona divenne parte degli Stati Uniti d’America, ne divenne il granaio.

Per questi e molti altri motivi di lezione di vita – trattati nel mio libro “Un Trentino nell’America del Seicento”  – Padre Kino prima fu nominato fondatore dello Stato dell’Arizona e più recentemente Venerabile.

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