I am Angela MariaVALIGIE SPECIALI (prima parte)
valigie di cartone della mamma per il post valigie speciali prima parte

Come può non essere un’emozione quando ritrovi le valigie di cartone che usava tua mamma da giovane, e non considerarle valigie speciali?
Il materiale cartonato ti fa immediatamente capire che i viaggi non erano certo in aereo. E allora ti vengono in mente i film in bianco e nero dove nelle scene in treno le persone riponevano con cura le loro “scatole” sulla cappelliera. Oppure ti appaiono nella memoria storica quelle foto di migranti con la valigia cartonata esattamente come queste. E come non ricordare le scene del Titanic dove tali valigie si sono dissolte nel gelo dell’oceano. O scene alla Hitchcock, dove dal buio schiarito dalla nebbia vedi apparire ed avanzare – come fosse una visione – un personaggio con la valigia in mano, di cui la musica predice losche scene a venire.
Mia mamma non ha vissuto (per fortuna) tali avventure, ma sicuramente fu un viaggio tutt’altro che comodo raggiungere le valli dell’Alto Adige. Là lavorava come maestra all’inizio della sua carriera d’insegnante. Me la immagino infreddolita alla stazione in attesa del treno verso il Brennero prima e del trenino della Pusteria poi. La vedo paziente affrontare ore di viaggio con i suoi sogni e il suo futuro rinchiusi in una “scatola” di cartone. Lode a chi ha reinventato i pesanti bauli trasformandoli in valigie, in modo da essere custodi della vita delle persone erranti di inizio ‘900. Immagino questa giovane, mossa dalla speranza per il futuro, stringere il suo prezioso “bottino” come fosse la sua coperta di Linus, come fossero valigie speciali. E probabilmente queste sono pure le valigie usate per il viaggio di nozze, altro viaggio nel futuro della propria vita. Mi rammarico di non avere chiesto più informazioni riguardo tale scrigno portatile di vita e necessità.
Prima di ora il ricordo di queste due valigie risale alla mia fanciullezza, quando le si era “riciclate” come porta addobbi di Natale. Ancora una volta si erano scelte per custodire simboli di affetto e famiglia.
E oggi? Senza ragionarci e d’istinto le ho vocate come porta lettere, biglietti e foto di famiglia come fossero un fil rougeaffettivo. Alla fine, queste valigie sono parte del viaggio familiare dal secolo del ‘900 a quello del nuovo millennio.

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Sed ut perspiciatis unde omnis das ist wirklich iste natus.