I am Angela MariaONOMASTICO A METÀ
onomastico a metà di Angela Maria Marchetti il 27 gennaio

Oggi festeggio l’onomastico. In realtà un onomastico a metà dato che il mio nome è Angela Maria. A dire il vero Maria non l’ho mai considerato. Per abitudine tengo buono il giorno 27 gennaio, ricorrenza di Sant’Angela Merici. Perché? Ora ti racconto cosa è successo al mio nome.

Quando sono nata, i miei genitori avevano scelto il nome Angela per ricordare mio padre Angelo. Maria era stato scelto come secondo nome per invocare la protezione della Madonna. Ma in comune l’impiegato dimenticò di inserire la virgola et voilà il mio nome magicamente fu per sempre Angela Maria. Sarebbe una storia “curiosa” già così. Ma non vogliamo farci mancare nulla. E quindi aggiungiamo il fatto che nessuno, nemmeno i miei genitori, se ne accorse finché la necessità di produrre documenti ufficiali non fece emergere tale realtà. Nel frattempo, però, parenti e amici d’infanzia mi chiamavano Angela. Solo in seguito iniziai ad essere nominata con il mio primo e doppio nome.

Non ricordo particolari “traumi” infantili, ma decisamente fu un modo per capire chi mi conosce dalla nascita e chi no. Mi chiami Angela? E allora sei tra i “primi” che mi hanno conosciuta, mi chiami Angela Maria? Beh, ci siamo visti negli anni a seguire.

Devo ammettere che il nome Angela Maria mi piace e pure molto. L’unico problema è che aggiunto al cognome Marchetti è veramente infinito da dire e soprattutto da scrivere. Avete notato come lo spazio per le firme è sempre risicato? Quindi ad un certo punto della vita – qualche decina d’anni fa – ho iniziato a firmarmi AM, usando le iniziali di Angela Maria. Praticamente sono l’acronimo di me stessa pur restando convinta che, come disse Plauto, nomen est omen. Ancora di più leggendo queste righe stampate nel quotidiano locale di qualche anno fa. Infatti mi riconosco al 100% nelle parole: “cercare la perfezione di vita nel mondo”. In questa prospettiva, chiamarsi Angela Maria è una bella responsabilità.

Ma Michelangelo viene in mio soccorso riuscendo ad infondere un senso di leggerezza nelle sue parole: “Io vidi l’angelo nel marmo e scolpii fino a liberarlo”.

Ecco, in questo giorno, in questo “onomastico a metà” del 27 gennaio 2023 mi sento un po’ come un’Angela (Maria) in divenire. Questo grazie al coraggio di eliminare il marmo che sta attorno alle mie ali per potere volare verso il cambiamento. Parola che mi segue nel privato ma che è stata fondamentale anche per la mia esperienza imprenditoriale, che non a caso ho chiamato I am bambù.

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