I am Angela MariaIN MASCHERA A VENEZIA
in maschera al carnevale di Venezia

E dopo il Capodanno, eccomi in maschera a Venezia per il Carnevale 2023. Maschere da guardare e maschera da indossare: due aspetti della stessa esperienza.

La maschera (in arabo “mascharà” che significa scherno, satira) è sempre stata l’elemento principale del costume degli attori. A Carnevale la maschera è necessaria per lasciarsi andare al gioco, per vivere una vita altrui e scatenare i vari significati ad essa collegati. Trasgressione, libertà, forse immoralità oltre che festa sono parole che automaticamente rimandano alla “mascherata”. A Venezia la storia delle maschere segue quella della Serenissima, segue il suo intrinseco mistero e seduzione. Tradizione che si vuole continuare anche al giorno d’oggi. Non a caso il famoso “Dinner Show” del Carnevale di Venezia si intitola “Original Sinners”. Qui travestimento, sogno e desiderio sono serviti tra piatti preparati per avidi palati e performance artistiche.

Qui, la psicologia della maschera evidenzia il suo significato principale: quello di appropriarsi della vita altrui anche se temporaneamente. Solitamente si sceglie una maschera molto diversa dalla propria identità, per dare modo a chi la indossa di esplorare aspetti che nella quotidianità si tendono a negare. Interessante notare come Il termine Carnevale abbia in sé il concetto di privazione. Infatti, deriva dal latino carnem levare ossia eliminare la carne. Ciò perché nel Medioevo vigeva la prescrizione ecclesiastica di non mangiare carne durante la Quaresima, periodo che inizia il giorno successivo al Martedì Grasso. Giorno che pone fine agli eccessi di cibo, di istinti ancestrali e di sogni proibiti.

Arthur Schnitzler – autore viennese stimato e probabilmente invidiato da Freud – descrive molto bene questi eccessi attraverso i sogni e la realtà dei protagonisti di “Doppio Sogno”. Nel contesto del Decadentismo viennese di inizio secolo XX, questa giovane coppia borghese in crisi, compie un viaggio negli abissi della loro coscienza. E tutto inizia una sera, dopo un ballo in maschera durante la quale entrambi ricevono offerte amorose. Storia ripresa nel famoso film di Kubrick “Eyes Wide Shut”. Titolo il cui ossimoro esprime il senso di capovolgimento delle regole e norme attraverso i costumi e soprattutto le maschere.

Maschere, che indossate ti fanno guardare il mondo attraverso uno spettro visivo diverso, spesso limitato rispetto alla libertà di un volto senza copertura.

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