I am KinoKINO UN TRENTINO TIROLESE
Kino, un trentino tirolese nell'America del Seicento

Kino era un Trentino o un Tirolese? Ma soprattutto, questo fatto come ha influenzato il suo operato nel Nuovo Mondo? Ecco la mia idea.

Kino, quando si iscrisse all’Università di Friburgo, non ebbe dubbi. Si dichiarò Tridentinus Tirolensis. Trentino, perché era nato nella Diocesi di Trento. Tirolese, perché il paese natio faceva parte della Contea di Sporo Flavon, dipendente dal Tirolo. Ma, come tutto questo influenzò il suo operato oltreoceano?

Partiamo con il ricordare la pace di Vestfalia. Sul piano politico, tra gli altri “assestamenti”, indebolì il sistema politico-sociale del Sacro Romano Impero e la supremazia asburgica in Germania. Ma anche dal punto di vista economico, la pace seguita alla Guerra dei Trent’anni influenzò la storia trentino-tirolese. Infatti, essa era legata all’incremento commerciale tra la Repubblica di Venezia ed i mercati germanici, che seguivano la rotta atesina. Trento e Bolzano ottennero vantaggi economici notevoli. Ma quella stessa rotta, oltre alla merce portava anche la cultura orientale. A Kino arrivarono le voci del Gran Kahn, dell’operato di Martino Martino, dei viaggi nel mondo che si stava scoprendo, del “diverso”.

Kino visse in prima persona anche le conseguenze in ambito religioso. Con la pace di Vestfalia, infatti, si parificarono i diritti civili e religiosi di tutte le confessioni. Si confermò il principio cuius regio eius religio ossia la religione è di colui cui appartiene la regione.

Kino, quindi, in gioventù respirò il conquistato diritto di scelta religiosa e il rispetto di credo diversi. Non dimentichiamo, inoltre, che il secolo precedente proprio nella città imperiale si era tenuto il Concilio di Trento per riformare la Chiesa. Ricordiamo anche, che Kino tirolese era abituato nella quotidianità ad interagire con persone di lingua, provenienza, cultura diversa. Da trentino imparò la vita impegnativa di montagna, segnata dalle stagioni e da un orizzonte sempre delineato.

Nel deserto del Nuovo Mondo a nord di Città del Messico, la tempra del montanaro gli permise di sopravvivere alla solitudine e alle difficoltà. Là Kino fece la storia dell’Umanità e ci potè andare grazie al fatto di essere Tirolese. Infatti, gli Asburgo erano imparentati con la famiglia reale spagnola e per questo i missionari tirolesi – compreso Kino – poterono seguire la Corona Spagnola nel Nuovo Mondo.

Essere tirolese non fu importante solo a livello politico. Essere nato in Tirolo – ancora oggi unione e punto d’incontro di diversità culturali – lo portò a rispettare e capire il diverso. Quindi, sviluppò un suo particolare modus operandi grazie all’esperienza da Tridentinus Tirolensis. Fu così che poté dare una lezione di vita di pacifica convivenza tra gli indios e l’europeo conquistatore. Ad iniziare dal suo motto “prima di parlare di Cristo un missionario deve unirsi a loro e sedersi su una roccia con loro”. Oppure apportare modifiche per seguire le abitudini degli indios come celebrare la messa all’aperto. O ancora, usare il canto per unire le diversità. O chiedere e soprattutto ottenere la Cèdula Real secondo la quale i “suoi” indios non erano costretti al lavoro in miniera.

Tutto l’operato di Kino nel Nuovo Mondo, in ultima analisi, è la sua personale interpretazione e rivisitazione del pragmatismo montanaro unito alla disposizione d’animo di una quotidianità vissuta con l’”altro”.

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Sed ut perspiciatis unde omnis das ist wirklich iste natus.